Oggi 18 aprile 2023 apprendiamo che Gary Bowser, l’hacker cinquantaduenne canadese che ha tenuto in scacco la Nintendo per anni, ha ricevuto un provvedimento di scarcerazione preventiva.
Un anno fa l’uomo aveva incassato una condanna a 3 anni di galera in quanto leader del gruppo Team Xecuter, che creava dispositivi (modchip o altro) in grado di permettere alle console di riprodurre copie pirata dei videogiochi. Tra le soluzioni più famose un piccolo USB chiamato SX Pro capace di far girare i titoli non originali su Nintendo Switch.
La vicenda del suo arresto e processo aveva fatto il giro del mondo. Non era mancato poi chi aveva, a suo tempo, ravvisato dell’ironia nel fatto che l’hacker della Nintendo avesse lo stesso nome dell’arcinemico di Mario: Bowser, il mostro/tartaruga che da sempre cerca di ostacolare l’eroe itali-americano.
Tornando alla scarcerazione, l’uomo è uscito dalla prigione per buona condotta, ma deve ancora più di 10.000.000$ alla Nintendo. La compagnia giapponese aveva infatti reclamato danni per un ammontare superiore ai 65 milioni di euro, solo in parte recuperati in sostanze patrimoniali.
Secondo la legge applicabile, l’uomo ora tornerà libero ma continuerà ad avere un legame debitorio con la big N. In particolare, si stima che per ripagare i suoi debiti egli dovrà devolvere alla casa di videogames nipponica il 20-30% dei suoi guadagni per il resto della sua vita, e nemmeno così facendo è certo che riesca a estinguere le sue obbligazioni.