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La retrocompatibilità di Call of Duty preoccupa i fan

Oggi 1 marzo 2025 sono uscite nuove indiscrezioni relative al prossimo progetto Call od Duty, su cui ancora si conosce poco.

Non si tratta, purtroppo, di dati di contenuto, bensì di caratteristiche tecniche relative all’hardware e al software. In breve, secondo alcuni informatori, CoD punterebbe ancora una volta sulla retrocompatibilità.

Da un lato questo significa garantire l’accesso al nuovo titolo ai giocatori rimasti indietro di una generazione di console. Numericamente essi sono tutt’altro che trascurabili, e quindi la decisione si inserisce in un contesto strategico di mantenimento della fedeltà degli utenti al videogame.

Le preoccupazioni arrivano però da chi, nell’ultimo lustro, si è convertito alla PS5 e alla nuova Xbox. Costoro infatti temono che la retrocompatibilità possa obbligare gli sviluppatori a scelte sacrificate dal punto di vista grafico e videoludico.

Se infatti la next-gen consente un’enorme flessibilità ai videogame, le vecchie consolle impongono limiti più stringenti all’interazione e alla resa visiva. Call of duty ha già avuto (per alcuni) problemi analoghi. Infatti pare che tra motivi della subitanea eliminazione di una mappa DLC di Warzone vi fosse l’assenza di ottimizzazione sulle vecchie piattaforme di gioco.

Insomma, l’eterna rivalità tra vecchio e nuovo attanaglia anche sviluppatori e giocatori dello sparatutto più famoso del mondo. Che fare? Siccome si tratta solo di voci di corridoio, il meglio è aspettare che qualche fonte ufficiale si esprima sul tema e sciolga i dubbi.

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