La guerra dei giochi è ancora agli inizi. Dopo la colossale impresa di Redmond, che ha acquistato per decine di miliardi di dollari uno dei maggiori player del mondo dei videogames, il terreno di battaglia rimane quello degli hardware.
Mentre Nintendo pare perseguire una strategia autonoma, fatta di esclusive ma, soprattutto, di un modo diverso di intendere il videogioco, sicuramente legato alle basi nipponiche della compagnia, Sony e Microsoft iniziano a tirare fuori i pezzi da novanta.
Pochi giorni fa si speculava di una possibile apertura della seconda, intenzionata a condividere le sue esclusive con l’hardware rivale per imporsi come leader globale a livello di software. Oggi 10 febbraio 2024, secondo varie fonti, gli insider più affidabili fra quelli che avevano dato seguito alla teoria avrebbero ritrattato le loro affermazioni.
A fronte di tutto questo, è chiaro che sta la decisione di continuare a supportare Xbox, ora in procinto di grandi cambiamenti ai suoi sistemi di gioco, anche tramite l’esclusiva, più che legittima, di alcune grandi produzioni.
Infine, sui siti di community come reddit intere sezioni sono aperte sul punto. Tra le tanti voci, numerose sono quelle che sostengono che le mosse strategiche siano profondamente influenzate dalla paura di un sovvertimento degli equilibri nel caso in cui Tencent o altri gruppi cinesi iniziassero in larga scala la produzione di giochi “tripla A” e, perché no, anche di consolle proprietarie.