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Multa da quasi 2 mld di euro per Apple: la risposta della casa di Cupertino

La Commissione europea ha sanzionato Apple con una multa di oltre 1,8 miliardi di euro per aver sfruttato la sua posizione dominante nel mercato della distribuzione di app di streaming musicale agli utenti iOS tramite l’App Store. Secondo la Commissione, Apple ha imposto restrizioni agli sviluppatori di app che impedivano loro di informare gli utenti iOS su servizi di abbonamento musicali alternativi e più convenienti al di fuori dell’app, violando così le norme antitrust dell’UE.

Apple ha risposto oggi 4 marzo 2023 affermando che la decisione della Commissione non tiene conto della realtà di un mercato competitivo e in crescita.  Nel comunicato, essa accusa Spotify di essere il principale beneficiario di questa decisione. Nonostante detenga una quota di mercato del 56% in Europa, Spotify non paga nulla ad Apple per i servizi che utilizza sull’App Store. Inoltre, Apple ha sottolineato che Spotify ha scelto di non vendere abbonamenti all’interno dell’app.  Lo streaming musicale infatti indirizza gli utenti al proprio sito web per effettuare gli acquisti, evitando così di pagare commissioni ad Apple.

La disputa tra Apple e Spotify è iniziata nel 2015, quando Spotify ha accusato Apple di ostacolare la concorrenza nel mercato della musica digitale. Tuttavia, Apple sostiene che non ci sono prove di danni ai consumatori o di comportamento anticoncorrenziale da parte sua. Pertanto, essa intende appellarsi alla decisione della Commissione. Non è dunque detta l’ultima parola, visto che si dispiegheranno altri gradi di giudizio sulla vicenda.

La sanzione risulta salatissima, una delle maggiori della storia. Colpisce l’azienda e, per quanto nasca da un episodio relativo alla gestione dei contenuti musicali, si riflette sulle corpose componenti gaming della Apple. Dallo store di iPhone e compagni passano infatti numerosissime transizioni in-game su tutti i principali giochi mobile. Per questo, una eventuale rivoluzione nella gestione dei contenuti di terze parti presenti sul mercato interno Apple sarebbe assai impattante sulla situazione dei videogiochi mobile, in forte crescita ma anche in fase di profondo cambiamento in questi ultimi anni.

 

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