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Nuovi dettagli sulla “strategia” di Microsoft per Blizzard che punta all’esternalizzazione dei servizi accessori

Nel contesto dell’ampia ondata di licenziamenti che ha colpito il settore videoludico, Blizzard Entertainment ha visto un progetto chiave chiudersi con l’annuncio ufficiale di cancellazione del titolo di sopravvivenza noto internamente come Project Odyssey. Questo nuovo gioco, inizialmente svelato nel 2022, rappresentava l’ultimo sforzo innovativo di Blizzard dopo il successo di Overwatch.

La notizia della cancellazione è emersa in seguito alla serie di licenziamenti presso Activision Blizzard, che ha coinvolto anche membri chiave del team di sviluppo di questo promettente progetto. Sembra che molte delle difficoltà riscontrate durante lo sviluppo, basato sul motore interno Synapse, abbiano contribuito alla conclusione amara del lavoro. Questo gioco di sopravvivenza avrebbe dovuto trasportare i giocatori nella città di New Eridu, difesa umana contro creature eteree. Tuttavia, il destino ha riservato un diverso epilogo, portando il progetto all'”inferno dello sviluppo”.

Secondo fonti affidabili come PureXbox e Bloomberg, il gioco avrebbe potuto essere paragonato a titoli celebri come Minecraft e Rust, offrendo una dimensione di gioco con server capaci di ospitare fino a 100 giocatori. Tuttavia, la transizione al motore Synapse ha generato numerosi ostacoli, e la richiesta del team di ritornare all’Unreal Engine è stata vanificata dai dirigenti.

La cancellazione del progetto ha inevitabilmente gettato un’ombra sul futuro di Blizzard Entertainment, che ha subito pesanti perdite soprattutto nel reparto del servizio clienti e tra i community manager. La strada presa da Microsoft oggi 28 gennaio 2024 parrebbe essere quella di esternalizzare le funzioni di assistenza, ridimensionando il ruolo di Blizzard e aggiungendo un ulteriore capitolo al tumultuoso periodo che sta attraversando uno dei giganti dell’industria videoludica.

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