Poche ore fa, nella mattinata del presente 10 ottobre 2020, giunge la notizia che un richiedente asilo ospitato nella città partenopea in via transitoria avrebbe vinto centinaia di euro ad una slot machine.

L’uomo, africano di nascita, sarebbe entrato in una sala slot non per abitudine bensì per ammazzare il tempo.

Infatti egli lamenta, al pari di migliaia di richiedenti asilo e rifugiati, come uno degli aspetti più pesanti della sua condizione sia l’attesa.

Un’attesa lunghissima, estenuante, vuota, di mesi od anni.

Durante la quale pende un procedimento di accoglimento o respingimento di fronte a cui il richiedente asilo si sente impotente.

Nel mentre le condizioni economiche sono precarie, ma quelle umane e sociali possono diventare disastrose.

Tuttavia mai si sarebbe aspettato, all’ingresso della sala slot, di vincere ad una macchinetta più denaro di quanto ne avesse mai posseduto insieme.

La Slot Machine ha infatti erogato, dopo pochi giri di ruota, un’indefinibile quantità di tintinnanti monetine e banconote.

Una fortuna di centinaia di euro che ha scelto di dividere con altri connazionali, poiché è regola universale, di ogni cultura che la gioia vada condivisa.