Il Covid ha sconvolto le nostre abitudini e costretto I nostri amministratori a decisioni di ogni tipo per bloccare il virus, incluso limitare il jogging, a Roma e in tutta Italia. Come anche nelle aziende, inizialmente in emergenza non si va tanto per il sottile , si agisce “di lana grossa”. E cosi , sull’onda di casi isolati di poche persone che si comportavano scorrettamente, a Roma ed in Italia sono stati varati una serie di divieti che vanno oltre la reale emergenza e che hanno pochi riscontri in Europa. Tra questi la chiusura dei parchi (chi ci è stato i giorni prima aveva visto decine di persone isolate o col figlio e mai assembramenti; ma tant’è è bastato un caso visto da un vigile o chissa chi per bloccare tutti) e l’obbligo di fare jogging a Roma in prossimità della propria abitazione. In altri posti si è specificato 200 metri (scritto da chi non ha evidentemente mai corso in vita sua, anche il più scarso di noi fa qualche km…) a Roma per fortuna no. Ma poco cambia, se ti fermano a 1 km cominciano discussioni infinite. Puoi essere alle 7 del mattino in una larga strada di cui sei l’unico presente, non importa. Cosa ha a che fare questo col Covid ? Se davvero ci fossero dei runner infetti ed asintomatici (non correrebbero coi sintomi) che quando incontrano un raro passante gli alitano volutamente addosso lo farebbero anche a 100 metri da casa o dentro un parco (dove anzi incontrerebbero perlopiù “colleghi”). Un po come il divieto di pubblicità sui giochi, secondo noi un amministrazione è tale se “sgrana” i divieti, non se semplicemente blocca tutto. E, altro concetto per noi importante, non bisogna sottovalutare l’importanza del superfluo e del ludico, che sia gioco o jogging facendone oggetto di divieti generici, in una civiltà che nella scala di Maslow ha spesso superato lo stadio del mangiare e bere. Cosi è stato per la apparentemente inutile e dannosa pubblicità dei giochi: vietarla anche sui motori di ricerca come Google a chi cerca la parola “scommesse online” o addirittura il nome del sito come https://www.google.it/search?ei=JASPXvL-BJmb1fAPsOqM8A4&q=giochi24&oq=giochi24&gs_lcp=CgZwc3ktYWIQAzIHCAAQgwEQQzIECAAQQzIGCAAQBxAeMgIIADIGCAAQBxAeMgYIABAHEB4yAggAMgIIADICCAAyAggAOgQIABBHSg8IFxILOC0xMzlnMTEtNDNKDAgYEgg4LTJnMTEtMVCQJljSNmCbQGgAcAF4AIABiAGIAfMBkgEDMC4ymAEAoAEBqgEHZ3dzLXdpeg&sclient=psy-ab&ved=0ahUKEwjyoL6HnNvoAhWZTRUIHTA1A-4Q4dUDCAs&uact=5 si è rivelato solo un regalo al gioco illegale, quel signore che ha digitato “quello cerca” e se vuole giocare troverà pieno di siti illegali; legali no,non possono “palesarsi”. Più utile sarebbe stato precisare “ad eccezione delle situazioni in cui il cliente ha effettuato una azione volontaria e non sollecitata di ricerca”. Altrimenti anche chiedere ad un passante dove è una sala Bingo sarebbe reato ( o meglio è reato se risponde !). Sullo stare a casa e il jogging, precisare “tenendosi a debita distanza e da soli ” sarebbe bastato e sarebbe stato più utile; invece oggi è meglio se a 200 metri da casa passiamo in mezzo alla fila per il supermercato perchè abitiamo in una zona affollata mentre la strada libera è a 500 metri da casa e magari ci fermano . Certo non è facile. Ma come sa chi amministra il diavolo è nei dettagli e dalla capacità di gestirli si sceglie un capo. Altrimenti troppo spesso è eterogenesi dei fini….-
In questo quadro, quando riapriranno I parchi e il jogging a distanze normali ? Secondo noi tardi, a Maggio. I runner sono pochi, le persone semplici ed impaurite da media che hanno trovato l’osso da spolpare e chi non ha mai corso verso l’alba alle 5 del mattino molti di più.
