Nei giorni scorsi, la presentazione del gameplay di Anno 117: Pax Romana ha suscitato un vivace dibattito, e una certa dose di “scandalo”, per la presunta rappresentazione del Lazio (Latium) come un’isola. C’è chi grida all’ignoranza degli autori, e le community italiane si scatenano tra incredulità e ironia.
Tuttavia, analisi più approfondite e interpretazioni legate alle meccaniche tipiche della serie Anno suggeriscono che non si tratti di un errore geografico, bensì di una scelta di design funzionale all’esperienza di gioco iniziale.
Facciamo chiarezza. È altamente probabile che, nelle fasi iniziali, la provincia di Latium rappresenti una porzione di mondo insulare. Questo approccio è comune in molti giochi strategici per permettere al giocatore di familiarizzare con le meccaniche di base – gestione risorse, costruzione, prime scelte politiche ed economiche – prima di essere proiettato in un contesto geografico e strategico più vasto e interconnesso.
Quindi, l’idea che il Lazio sia una base di partenza tipo il villaggio di Clash of Clans, come emerso in alcune discussioni online, coglie un aspetto: si tratterebbe di un’area di avvio focalizzata, dove il giocatore apprende come governare e sviluppare il proprio territorio sotto l’egida (o in opposizione) dell’Impero Romano nel 117 d.C., prima di espandere la propria influenza o interagire con altre province su una mappa globale più ampia e geograficamente accurata.
Ulteriori dettagli potrebbero emergere proprio dalla presentazione del gioco prevista per oggi, 21 maggio 2025, ma speriamo intanto di sopire la controversia che infiamma gli italiani.