Molti dei PC da gaming usati nella mining farm scoperta tre giorni fa risultano rubati.
Lo rivelano oggi 22 agosto 2021 i giornali ucraini, legando la faccenda all’aumento della criminalità organizzata nella zona ovest del Paese.
La struttura infatti era situata nel cuore dell’Ucraina storica, a pochi chilometri da Leopoli e dalle frontiere di ingresso nell’Unione Europea.
In essa un centinaio di computer da gaming lavoravano incessantemente alla estrazione di criptocalute.
La potenza di calcolo di simili macchine è difatti spesso eccellente ed ottimale per un simile impiego.
Diversi dei PC trovati sono tuttavia, come anticipato, stati oggetto di furto.
L’Ucraina è diventata negli ultimi 20 anni un Paese di delocalizzazione frequente dei servizi informatici europei. La valuta debole ed il tenore di vita più basso consentono un gran risparmio sull’ingaggio di professionisti italiani.