La community di Assassin’s Creed è in subbuglio per la scelta degli sviluppatori di includere Yasuke, un samurai nero, come uno dei due personaggi principali nel nuovo titolo “Assassin’s Creed Shadows”. Alcuni giocatori hanno criticato aspramente la decisione, sostenendo che Yasuke non fosse un vero samurai, ma solo un servitore, e accusano gli sviluppatori di distorcere la storia per motivi di inclusività.
In risposta a queste polemiche, sono intervenuti oggi 16 maggio 2024 molti appassionati di storia giapponese a chiarire come stanno le cose. Yasuke è una figura storica realmente esistita, che giunse in Giappone come schiavo portato dai missionari portoghesi nel XVI secolo. Fu accolto da Oda Nobunaga, uno dei più potenti signori della guerra del periodo Sengoku, che lo fece diventare suo servitore e, successivamente, lo elevò al rango di samurai. Questo status gli conferiva diritti e responsabilità analoghe a quelle degli altri samurai, inclusi l’addestramento militare e il diritto di portare armi.
La serie Assassin’s Creed è nota per la sua interpretazione creativa della storia. Personaggi come Leonardo Da Vinci sono stati rappresentati con libertà storiche, mantenendo però l’essenza del periodo e delle figure rappresentate. La scelta di includere Yasuke rientra in questa tradizione di mescolare fatti storici con elementi di finzione per creare un’esperienza di gioco coinvolgente e diversificata.
Le polemiche attorno alla storicità di Assassin’s Creed, apparentemente innocue, hanno in realtà un secondo aspetto. Ubisoft starà attentissima infatti nel lancio del prossimo capitolo a non offendere nessuno. E visto che esso si ambienterà proprio nel Giappone feudale, sarà bene che contatti storici ed esperti. Altrimenti, la tagliola dei fan la attende al varco.