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1,8 miliardi di incassi per i casinò: il miglior mese da tre anni a questa parte per l’economia di Macao

Sono veramente impressionanti i numeri che, oggi 4 giugno 2023, apprendiamo dai rapporti economici su Macao. L’ex-colonia portoghese gode di una sorta di monopolio sul gioco d’azzardo in Cina.

Nel Paese del Dragone, infatti, i giochi sono proibiti. Tuttavia Macao, che detiene uno status particolare in conseguenza degli accordi sino-lusitani del 1999, prevede invece la possibilità per le case da gioco di aprire ed esercitare la loro attività entro i confini della sua giurisdizione, meritandosi così giustamente il titolo di capitale del gioco d’Oriente.

Stando ai dati, mese di maggio del 2023 l’insieme di casinò ha registrato incassi per più di 15,5 miliardi di patacas de Macao (MOP$), corrispondenti, al cambio attuale, all’incirca a 1,8 miliardi di euro o poco più di 2 miliardi di dollari americani. Il riultato di maggio è  la migliore performance mensile da gennaio 2020 – prima dell’inizio dell’allerta pandemica – quando le entrate lorde si attestavano a 22,13 miliardi di MOP$.

Sono in forte salita anche  i numeri di cassa registrati nei primi 5 mesi del 2023, durante i quali le entrate lorde si attestano a 64,93 miliardi di Mop, con un aumento del 172,9% sull’anno precedente.

In Cina, negli ultimi mesi si è sviluppato un dibattito sulla possibile apertura di nuovi casinò in altre aree del Paese, come ad esempio in Tibet. La querelle ricorda molto da vicino quella che da anni agita le amministrazioni locali italiane, parte delle quali chiede al Governo centrale di ricevere l’autorizzazione a concedere licenze da casinò.

La proliferazione dei casinò da un lato penalizzerebbe Macao e la sua speciale economia, dall’altro potrebbe offrire nuove possibilità ad aree meno sviluppate.

 

 

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