Da ieri 25 agosto con pieno effetto da oggi 26 agosto the sinking city non è più sugli store, tranne Nintendo, non si trova ed è bloccato alla pubblicazione. Delisting,in gergo.
Dopo Fortnite bloccato un altra vittima, meno illustre.
Si temeva da un pò, ma il comunicato di ieri di Frogwares non lascia dubbi
Ma vediamo la storia con calma. The Sinking City è un ibrido fra avventura investigativa, action e open-world . Il giocatore diventa un detective privato e indaga su alcuni incubi ricorrenti nella cittadina maledetta di Oakmont, Massachussets. Siamo nel 1920 o giù di lì.
Ma non serve Charles Reed, il protagonista per ricostruire l’accaduto.
Frogwares e il publisher Big Beng / Nacon erano già in causa quasi sin dal 2016, con Frogwares che accusava Nacon di svariate mancanze e atti ostili, quali tentare di sviluppare un clone. Già ad Aprile 2020 sembra che lo sviluppatore Frogwares avesse ottenuto la rescissione del contratto. Si tratta sopratutto di soldi mancanti e pagamenti non effettuati. Un milione di Euro, che sono tanti soldi. Si possono vincere ai milliongames sul sito online che li offre, ma non è facile . O al grattaevinci,ma è ancora più difficile.
Cosa succederà adesso ? Difficile prevederlo ma certamente frogwares non ha interesse a rimetterlo in circolo, se non gli vengono pagate le royalties.
I giochi online sono sempre un business e come tale vengono trattati; i giocatori vengono coccolati e fatti sentire membri di una community, ma solo fintanto che questo porta soldi. Niente pecunia, niente gioco. Le tempeste di proteste di questi giorni non cambieranno le cose. Servono bonifici al giusto contto corrente per sbloccare la situazione. Non è una questione anche in aprte di principio, come Fortnite.
E cosi , per uno dei lovecraftiani piu richiesti, si direbbe che il futuro non sarà luminoso ma tetro comele atmosfere che lo caratterizzano.
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