La Coppa del Mondo del Qatar 2022 si avvicina. Oggi 17 novembre 2022 mancano tre giorni alla cerimonia di apertura dei mondiali di calcio che si annuncia maestosa.
Fra le tante partnership avviate in vista dei mondiali occupa un posto rilevantissimo per i videogiocatori quella con FIFA 23. Il videogioco di EA ha messo gratuitamente a disposizione dei suoi utenti una sezione del videogioco nella quale disputare le sfide dei mondiali con le rose convocate dai vari commissari tecnici.
L’idea è piaciuta tantissimo ai fan, forse anche troppo. Fin dal lancio non sono mancati i problemi dovuti, secondo i più, al sovraffollamento dei server della modalità World Cup.
Ancora oggi continuano i problemi, e molti giocatori sui social e sui forum lamentano problemi di connessione e piccoli bug online che rovinano clamorosamente l’esperienza di gioco.
Non si tratta comunque dell’unica polemica attorno a questi campionati. L’emirato ha investito centinaia di milioni di dollari nell’allestimento della competizione, che nelle intenzioni del sovrano e del suo governo dovranno essere una vetrina internazionale per il Paese.
Malgrado l’impegno e la penetrazione del Qatar nel giro dei media internazionali (qatariota e filogovernativa è la rete televisiva Al Jazeera, la più importante del mondo arabo) nessuno è riuscito a mettere a tacere gli attivisti per i diritti umani che sottolineano il bassissimo livello di tutela e dignità di cui gode la stragrande maggioranza dei residenti -non cittadini- dell’emirato.