Durante la recente edizione dei The Game Awards 2023, l’atmosfera di festa ha tremato per una serie di battute taglienti da parte di Christopher Judge, noto soprattutto per il suo ruolo come doppiatore di Kratos nei giochi God of War. La sua ironica osservazione sul lungo discorso dell’anno precedente ha lasciato più di un addetto ai lavori infastidito, soprattutto nel campo di Call of Duty. Oggi 9 dicembre 2023, a dimostrazione, è in corso una guerra di Tweet in cui gli sviluppatori si rimbeccano a vicenda.
Judge, ironizzando sulla sua prolissa allocuzione del 2022, ha scherzato sul fatto che i suoi 8 minuti di discorso erano più lunghi della campagna single player di Call of Duty: Modern Warfare III di quest’anno. Una frecciatina che ha immediatamente innescato una serie di risposte attraverso i social media. Ajinkya Limaye, ex-sviluppatore di Call of Duty, ha affermato subito che il franchise di sparatutto supera God of War sotto molteplici aspetti, anche combinando tutti i capitoli della saga di Santa Monica Studios.
Nelson Plumey, codirettore artistico di Treyarch, ha affondato il coltello più a fondo, sostenendo che i giocatori abbandonano God of War una volta completata la trama, a differenza dell’incessante coinvolgimento degli appassionati di Call of Duty.
Il dibattito ha preso una svolta significativa quando Darcy Sandall di Sledgehammer ha risposto in modo eloquente, indicando che la vera mancanza di rispetto risiedeva nell’occasione scelta da Judge per la sua battuta. Sandall ha enfatizzato come gli sviluppatori di Call of Duty, nonostante abbiano sentito commenti peggiori, non si aspettassero un simile atteggiamento da un collega, specialmente in un evento volto a celebrare i successi del settore videoludico.
La dichiarazione di Sandall ha preso una svolta più seria quando ha sottolineato che questo avrebbe potuto essere il momento giusto per affrontare tematiche più profonde, come il sovraccarico di lavoro, le scadenze estreme e i licenziamenti spietati nell’industria dei videogiochi. Un richiamo all’aspetto umano che spesso viene trascurato in nome del profitto.
Inoltre, Sandall ha sottolineato l’importanza di lasciare il team di God of War fuori dalla disputa, affermando che non c’entravano nulla con la questione e non meritavano di essere coinvolti. La situazione, quindi, pone l’attenzione su questioni più ampie all’interno dell’industria, sollevando interrogativi sulla cultura lavorativa e sulle priorità nel mondo dello sviluppo dei videogiochi.