Continuano le notizie confuse e contraddittorie che giungono in redazione dal mondo dei giochi mongolo.
Ieri il governo ha varato una legge che obbliga a chiudere tutte le sale slot machine, colpevoli di minare la morale tradizionale.
Oggi 15 dicembre 2020 un corteo di manifestanti ha percorso la città capitale di Ulanbatar.
Uno dei motivi delle proteste era proprio la limitazione della libertà economica che colpisce i proprietari di locali slot machine.
L’evento e la legge non sono altro che la punta dell’iceberg di un paese in forte crisi identitaria e sociale, marcato dall’emigrazione.
Il paese dalla caduta del comunismo ancora si ritrova confuso in cerca di un ideale da incarnare.
Il gioco d’azzardo è un po’ allora il precursore e la cartina al tornasole di una situazione ormai da tempo in deterioramento.