Due anni di pandemia e di allestimento online sono stati devastanti per il mondo delle convention fisiche dei videogames. Lo dimostra in effetti la vicenda dell’E3 di Los Angeles, passata dall’essere, tre anni fa, la principale fiera mondiale per sviluppatori ed editori di videogiochi a dover annunciare, oggi 25 febbraio 2023, che quest’anno l’evento paleserà assenze di peso.
Gli organizzatori hanno infatti confermato che Nintendo diserterà la kermesse, malgrado gli inviti ricevuti. Ufficialmente ciò è avvenuto perché la fiera “non rientra nei piani della compagnia”, ma in realtà molti hanno notato che i giapponesi da anni stanno riservando i loro annunci più grandi alle emergenti rassegne di videogames asiatiche.
Singapore, Tokyo e Pechino si propongono, ormai, come centri altrettanto importanti, per il mercato videoludico, di Londra e Los Angeles. Non soltanto moltissimi sviluppatori risiedono in Oriente, ma anche il relativo mercato sta assumendo un peso relativo sempre maggiore.
Compensa, ma solo in parte, la perdita la dichiarazione di Ubisoft. Solo poche ore fa l’azienda francese ha infatti confermato che sarà presente agli E3 2023 e che mostrerà in anteprima una solida lineup di sviluppo e pubblicazione dei suoi prodotti.