Oggi, 12 luglio 2025, a Rimini diventa pienamente operativo il nuovo Piano Locale di Contrasto al Gioco d’Azzardo. L’amministrazione comunale, in sinergia con il Distretto socio-sanitario Rimini Nord, dà il via a un programma strutturato di prevenzione, informazione e supporto. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza di dati preoccupanti. A Rimini, il livello di gioco pro capite è superiore alla media regionale, un fenomeno probabilmente accentuato dai flussi turistici. Questo ha spinto le istituzioni locali a rafforzare le difese, soprattutto per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.
Il piano di Rimini si inserisce in un contesto nazionale complesso. Secondo l’ultimo rapporto Nomisma, il gioco d’azzardo in Italia ha generato nel 2024 un volume d’affari di circa 157 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 20 milioni di persone. Un settore economicamente rilevante, ma che presenta sfide sociali crescenti. Particolarmente allarmanti sono i dati sui giovani. Nel 2023, il 37% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni ha giocato d’azzardo, con il 64% che ha utilizzato canali online. Questo dimostra come il digitale sia diventato la porta d’accesso principale al gioco per le nuove generazioni, spesso aggirando i divieti.
Per affrontare questa realtà, Rimini ha messo in campo una vera e propria rete territoriale. Il piano è coordinato dall’Unità Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL della Romagna e coinvolge cooperative sociali come la Comunità Papa Giovanni XXIII e Centofiori, associazioni come Alcantara, i Centri per le Famiglie e tutti i servizi accreditati per le dipendenze. L’obiettivo è offrire punti di riferimento e occasioni di riflessione prima che il gioco si trasformi in un disagio o, peggio, in una dipendenza.
Le azioni concrete sono già in corso e verranno potenziate. Nell’ultimo anno scolastico, il progetto ha già coinvolto circa 600 studenti delle scuole superiori. Ha inoltre formato 250 adulti tra insegnanti, genitori ed educatori. Un elemento innovativo è lo sportello d’ascolto “A Good Game Space”, uno spazio dove il gioco, anche digitale, diventa un’occasione per sviluppare senso critico e consapevolezza nei più giovani. A questo si aggiunge un nuovo presidio finanziato con i fondi del PNRR all’interno del Centro Servizi per il Contrasto delle Povertà.