Apprendiamo, oggi 11 marzo 2023, che durante la scorsa settimana degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono pervenuti a vari dirigenti ed ex dirigenti del casinò di Campione.
I fatti contestati sarebbero riferiti al periodo di gestione compreso tra il 2013 ed il 2018: un tempo dunque non recentissimo, ma per il quale ancora non è intervenuta la prescrizione.
Adesso i destinatari dovranno preparare le loro difese. Nei prossimi venti giorni, in particolare, avranno la possibilità di presentare memorie ai pubblici ministeri oppure chiedere di essere sentiti o di svolgere ulteriori accertamenti ed indagini. Non si esclude la possibilità che i nuovi procedimenti si riuniscano al processo già in corso, purché la speditezza del secondo non ne abbia a patire pregiudizio.
Secondo quanto riferiscono le cronache gli avvisi ipotizzano nuovi reati relativi alla gestione, affini alla bancarotta. L’omologazione del concordato non ha posto fine alle polemiche, come in molti speravano. Pur consentendo la ripresa dell’attività del Casinò essa infatti non cancella le eventuali responsabilità penali, ancora tutte da accertare, dei passati gestori.
Il Casinò dell’enclave italiana in Svizzera, dopo un lungo periodo di prosperità, ha attraversato una grossa crisi. Adesso la ripresa sembra possibile, ma i dubbi e le incertezze sul futuro restano tanti.